Fa bene o fa male? Alla scoperta dei metalli pesanti
|
|
Tempo di lettura 3 min
|
|
Tempo di lettura 3 min
«Quindi, fa bene o fa male?»
È un leitmotiv ricorrente. Una domanda impertinente, scomoda e un po’ sfacciata. Ci ragioniamo di frequente mentre trasciniamo il carrello della spesa tra gli scaffali del supermercato, analizziamo le nostre abitudini, parliamo di benessere e salute nella sala d’attesa del nostro medico generico, oppure riflettiamo sugli alti e i bassi del nostro stile di vita nel tentativo di migliorare e di cambiare.
Fa bene o fa male consumare pesce?
Fa bene o fa male mangiare latticini?
Fa bene o fa male vivere nel centro di una metropoli avvolta da una coltre grigiastra di smog?
Ognuno ha le proprie idee sul tema del benessere, dell’alimentazione e del lifestyle. Alcune di queste opinioni sono false, altre parziali, altre ancora essenziali per prenderci cura del binomio mente-corpo nella maniera più opportuna.
È questo il motivo per cui vogliamo condividere con te un importantissimo frammento di conoscenza sui metalli pesanti da aggiungere al tuo bagaglio personale: cosa sono? Qual è il loro impatto sulla salute? Fanno davvero così male? Esistono dei possibili rimedi?
Procediamo con ordine.
Dati alla mano, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa un quarto delle patologie che interessa tessuti, organi e apparati è provocato da un’intossicazione causata da metalli nocivi. Vengono definiti “pesanti” e si accumulano nelle ossa, nel grasso, nel fegato, nel cervello e nei reni dando vita a depositi di sostanze tossiche difficilmente smaltibili. Sostanze tossiche alle quali siamo esposti quotidianamente.
I metalli pesanti provengono da molteplici fonti: cibi contaminati, aria inquinata, vernici, insetticidi e chi più ne ha, più ne metta. Lì dove il piombo è responsabile di alterazioni della pressione sanguigna e di danni al sistema nervoso, il cadmio è considerato il nemico per antonomasia delle ossa, dei reni e dei polmoni.
In linea generale, un organismo appesantito dai metalli summenzionati dispone di un sistema immunitario rallentato e di globuli bianchi compromessi. Il risultato? Una ridotta capacità di difendere il corpo dagli attacchi di batteri, funghi e virus contratti all’esterno.
Insomma, prima ancora di domandarci «L’abitudine x e l’alimento y fanno bene o male?», dovremmo innanzitutto fornire al nostro organismo gli strumenti necessari per neutralizzare i depositi tossici, in maniera tale da tornare al cosiddetto punto zero. Soltanto allora, un passo alla volta, saremo liberi di cambiare le nostre abitudini e di raggiungere il benessere tanto ambito.
Vengono definiti chelanti: sono rimedi mediante cui spazzare via gli agglomerati nocivi radicati nell’organismo. Si parte dalla zeolite – un minerale di origine vulcanica noto per il suo effetto-calamita nei confronti di scorie e metalli pesanti – passando per il coriandolo e per il silicio. Il primo è lo spazzino per eccellenza delle ossa e del sistema nervoso centrale, mentre il secondo – contenuto in verdure a foglia verde, cereali integrali e patate in primis – mantiene sana la nostra pelle e il tessuto connettivo.
E cosa dire dell’alga spirulina? Nota per la sua tonalità verde brillante, la Spirulina Platensis è un’alga d’acqua dolce consigliata a chi segue una dieta sregolata a causa di stress, pigrizia o poco tempo a disposizione.
In linea generale, qualche grammo al dì miscelato in smoothie, insalate o bevande, oppure assunto in compresse, rivitalizza la mente e il corpo, aiuta ad assimilare l’Omega 3 desunto dalla dieta e aggiunge un pizzico di fenilalanina che non fa mai male (un anti-fame che concorre a stabilizzare le abitudini nutrizionali). Senza dimenticare che l’alga spirulina è un toccasana per gli sportivi più extreme. Essendo ricca di clorofilla, migliora infatti le performance e ossigena il cuore.
Bada bene: non è opportuno esagerare con le dosi giornaliere per evitare stress e nervosismo.
Alzi la mano chi, tra i nostri lettori, non ha mai sognato di avere a portata di mano un pulsante di reset o di restart.
Nessuno?
Lo immaginavamo!
L’idea di poter riavviare l’organismo al fine di migliorarne la forza, la reattività e la resistenza sembra un’idea irrealizzabile e (quasi) utopistica.
Eppure, esistono decine e decine di soluzioni green a portata di mano. Queste ultime consentono di affrontare il tuo lungo viaggio di miglioramento corpo-mente con la consapevolezza di poter debellare in ogni momento i residui tossici dentro di te, così da tenerti alla larga dai metalli pesanti e prenderti cura di te stesso. Senza dover scendere a compromessi. Senza dover brancolare nel buio, cercando di capire se una pietanza o una qualsiasi abitudine…faccia male oppure no.
Il primo passo è il più difficile da compiere, ma è anche quello che condizionerà (in positivo) gli alimenti che mangi e l’aria che respiri.